3000 volte Dario Vargiu!

Entra nel Club dei “3000” a far compagnia al conterraneo Gianfranco Dettori.

Un traguardo segna sempre un punto nella vita sportiva di un atleta, Dario Vargiu jockey di fama nazionale ha messo un importante punto nella sua carrieea Domenica 01 Settembre all’Ippodromo Snai di Milano. L’Oristanese classe 1976 ha raggiunto in sellla a Thunderman la vittoria numero 3000 in carriera. 3000 volte Dario Vargiu! Solo altri 4 in passato ci sono riusciti: Enrico Camici, Gianfranco Dettori, Vittorio Caprioli e Saverio Pacifici. Un traguardo raggiunto attraverso la voglia di essere il migliore, sempre! Lavorando quotidianamente con serietà e professionalità, spinto dalla passione per il mestiere che fa, un lavoro dove la motivazione è tutto, talvolta puo essere avvilente una sconfitta, ti brucia dentro e può portare a cambiare stile di vita per migliorare e raggiungere gli obiettivi. Non si diventa Dario Vargiu per caso, seppur nativo nella terra che ha dato i natali a Gianfranco Dettori e Andrea Atzeni, oltre ai conosciuti Fabio Branca e Antonio Fresu, Dvr ha intrapreso un percorso di crescita costante, acquisendo una mentalità solida e ben delineata con l’obiettivo fisso in testa: vincere!. Ad aiutarlo oltre ai suoi valori umani e sportivi, ci sono stati gli allenatori e i proprietari che assieme ai cavalli hanno raggiunto importanti successi in tutta Italia. Lui da buon Sardo è riuscito nell’impresa di portare al successo per la prima volta nella storia una scuderia Sarda al Derby Italiano del galoppo, la corsa per eccellenza dell’ippica nazionale. Un tripudio tricolore targato 4 Mori, in vetrina il grigio Groom Tesse della Scuderia L3C. Noi Sardi ce lo sentiamo un po’ nostro quel Derby, perché infondo è stata la Sardegna a trionfare con Dario Vargiu e Groom Tesse. Ecco questa è una vittoria, ce ne sono più di 3000 oramai da raccontare. Tanti i cavalli passati tra le mani di Dario, tanti i GR1/2/3 e le Listed vinte. In bacheca anche il Derby Tedesco e quello del Qatar, a cui si aggiungono le vittorie in Giappone. Dire “giù il capello” davanti a quest’uomo è riduttivo e non è un iperbole. Complimenti Dario da Spoonriver.biz!

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