Con l’improvisa morte di Nasco se ne va un pezzo di storia dell’Ippica Sarda.
Ho appreso da poco sui social la notizia della prematura scomparsa del Purosangue Arabo Nasco. Proprio la scorsa settimana nel mio Blog, veniva omaggiato per esser riuscito a centrare la 35° vittoria della sua formidabile carriera. D’ora in poi sarà un’immensa tristezza realizzare che Nasco non potrà più regalarci le sue performance, che tanto hanno appassionato gli amanti delle corse al galoppo. Un cavallo simpatico a tutti, anche tra i fantini, nonostante il suo carattere allegro c’hanno vinto in 11 in sella al figlio di Caligola e Unaiza del Menhir. Dalla prima vittoria al debutto con Giuseppe Piccinnu all’ultima ottenuta con Marco Biagiotti, in mezzo i successi di spessore conquistati con Domenico Migheli, sua monta abituale per un lungo periodo, quelli dei fratelli Mario e Gavino Sanna, per poi proseguire con Andrea Fele, Concetto Santangelo, Antonello Fadda, Francesco Dettori, Sandro Gessa, Simone Mereu. A dimostrazione della grandezza di questo fantastico animale, della sua duttilità e semplicità nel farsi interpretare.
Il mio pensiero ora va al team Meattini che l’aveva acquistato lo scorso anno, al suo allevatore Battista Meloni, al quale ha regalato emozioni e gioie uniche, così come ne ha regalate tante al suo ex allenatore Mario Migheli, che l’ha avuto in scuderia sin da puledro e lo ha cresciuto come un figlio, riuscendo nel tempo con pazienza e con la sua esperienza a limare le bizze che mostrava il carattere forte e “giocherellone” di Nasco. L’ippica Sarda perde un campione con la C maiuscola, un cavallo che ha regalato al pubblico tante emozioni e credo che tutti gli appassionati siano d’accordo su questo mio pensiero. Rimane il fatto che abbiamo potuto ammirare le gesta di questo gran Purosangue Arabo e di una carriera costellate da 35 vittorie e 23 piazzamenti su 65 corse, per un totale di 129,416,77 euro di somme vinte, nonostante i tempi critici dell’ippica e dei suoi montepremi. Se si prova ad immaginare Nasco nei tempi fiorenti dell’ippica con le dotazioni di allora superiori di almeno del 40%, oggi staremo a parlare e a piangerr di un marziano. Dispiace tanto perché per certi versi lo è stato lo stesso.
Addio Campione!
L’ultima vittoria di Nasco, che coincide con l’ultima sua corsa.
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