Gingillo, originario di Noragugume, festeggia le 38 primavere e si gode i trionfi della sua scuderia e quelli del passato.
Giuseppe Zedde detto Gingillo, nasce a Siena il 30 Luglio del 1982. Figlio d’arte del fantino Antonio Zedde detto Valente vincitore di 2 Palii di Siena. Gingillo è il nome di battaglia con cui vine battezzato dalla Contrada del Bruco, con la quale esordì nel 2002. Da allora sono trascorsi ben 18 anni nei quali Giuseppe ha realizzato i suoi sogni, a dimostrazione di come sia possibile raggiungere l’obiettivo quando si è disposti a compiere grandi sacrifici. E sacrifici Zedde ne ha fatto tanti nella sua carriera di fantino di corse a pelo, professione principale delle sue molteplici attività ippiche. Già, perché Gingillo oltre ad essere un noto fantino del Palio di Siena è anche un morning jockey, proprietario e allevatore di cavalli.
La sua carriera di fantino inizia il 16 Agosto del 2002 in groppa ad Attilax, chiamato a difendere il giubbetto del Bruco. Fu la prima delle 27 carriere disputate, nelle quali è finito a nerbo al cielo in 3 occasioni. Le prime due di fila, tra l’Agosto del 2008 e il Luglio del 2009, rispettivamente vittorioso proprio con il Bruco interpretando magistralmente Elisir Logudoro, poi in pronta replica portò in gloria i colori della Tartuca grazie anche all’affidabilità di Già del Menhir. Una doppia che sembrava aver lanciato definitivamente Gingillo sugli altari di Siena, ma anche della “provincia”, dove non sono venute meno le soddisfazioni trionfando prima del 2011 ad Asti, Legnano, Castel del Piano, Piancastagnaio e Bomarzo.
Dal 2011 inizia il periodo di luci e ombre per Giuseppe Zedde, il momento magico si infrange al primo Casato del Palio di Siena del 02 Luglio. Gingillo dopo una partenza da antologia, viene tradito dall’Anglo Arabo Lampante, che dopo aver preso numerosi colonnini di vantaggio si lancia inspiegabilmente all’estremità del Casato. Zedde viene disarcionato finendo rovinosamente sul tufo, con conseguente infortunio che lo costringerà a saltare tutta la stagione. Molto probabilmente quel Palio lo avrebbe portato a casa e gli avrebbe consentito di ottenere un “mazzo di chiavi” importante da gestire e sfruttare a Siena. Invece si ritrova a combattere contro il destino, la sorte e contro se stesso. Le seguenti Carriere si rivelano poco felici, Gingillo offre prestazioni sotto standard e a Siena il mormorio si fa sempre più costante, anche perché subisce diverse purghe.
Ma è proprio in questi momenti che un uomo trova la forza di andare avanti e rialzarsi più forte di prima. Non è stato facile, ma Giuseppe si é rialzato andando a riprendersi ciò che si aveva conquistato. Dopo 9 anni torna a vincere in Piazza del Campo, rendendosi autore di un vero e proprio capolavoro tecnico-tattico, vincendo dalla posizione di rincorsa in groppa a Porto Alabe per i colori della Contrada della Lupa. Un successo liberatorio che scaccia via i fantasmi del passato, ora Giuseppe Zedde detto Gingillo è nuovamente un nome altisonante, un Big!
Ci sarebbero tantissimi altri successi da raccontare, ma ho voluto riassumere brevemente il percorso e la carriera di questo ragazzo divenuto nel tempo un grande uomo prima di essere Gingillo. Uomo che ho avuto il piacere di conoscere, riscontrando in lui un’umanità e umiltà disarmante. Tra i tanti motivi del suo successo professionale, credo e penso che tali valori siano alla base di tutto. Buon Compleanno Giuse’!… da Spoonriver.biz.
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