Da Bin Maktoum a Brivido Baio, vent’anni dopo il trainer Luigi Godani sale sul trono di questa competizione. Ottima interpretazione di Nino Murru.
Esperienza, forte propensione al lavoro, svolto sempre con passione e la massima professionalità, questo è l’identikit del trainer Luigi Godani. Ex fantino e una lunga carriera da allenatore, oggi tra i veterani dell’ippica sarda, l’allenatore Lanuseino non ha mai mollato tenendo sempre duro e svolgendo quello che da sempre è stata la sua vita e la sua professione: allenare i cavalli da corsa, sempre affiancato e supportato dall’affetto dei figli Roberto e Simona, primi veri estimatori del trainer. Un successo meritato, partito da lontano, perché nulla è venuto per caso. Brivido Baio lo ha voluto fortemente nella sua scuderia Godani, sia perché aveva avuto a che fare con la valida sorella Zaira, sia perché sull’allora puledro intravide qualità e potenzialità, che seppur tutte da scoprire in cuor suo aveva già riposto delle grandi aspettative. Dalla doma ai primi lavori, Godani capì subito il valore di questo cavallo dalla statuaria morfologia, alla quale si aggiungeva una linea di sangue tra le migliori incrociate sulla carta in Sardegna. Brivido Baio è infatti un figlio del Derby Winner del 2011 Pantuosco e della plurivincente Ardara, due grandi cavalli che si fanno ricordare per le loro importanti vittorie. Tra l’altro Ardara è stata allevata dal sig. Costantino Biddau, cosi come Brivido Baio.
Le buone sensazioni del mattino e le speranze di Godani&co si sono dovute posticipare a causa dell’emergenza Covid-19, ma al debutto del 03 Giugno è subito goal. Da lì in poi inizia una vera e propria sfida con la rivale Ballatisola, la quale impone la sconfitta in 3 occasioni a Brivido Baio, tutte a Chilivani, due nelle corse Internazionali. Dal canto suo Brivido Baio si era rifatto a Napoli in occasione del Derby Italiano dell’Anglo Arabo, finito secondo(non senza rimpianti) ma davanti alla reginetta sellata da Francesco Brocca.
Si arriva così al giorno del Gran Premio Sardo, edizione n°63. Luigi Godani affida le redini del suo pupillo al jockey Nino Murru il quale ormai aveva preso le misure, più che ai rivali le aveva prese proprio a Brivido Baio. In perfetta sintonia con il trainer, si opta per una corsa d’avanguardia, gli ordini di mister Godani sono quelli di fare selezione su un terreno faticoso, per provare a venire a casa e scrollarsi la rivale annunciata Ballatisola. Una tattica di corsa che comportava i suoi rischi, ma che alla fine premiano le competenze di Luigi Godani e la super interpretazione di Nino Murru al quale vanno riconosciuti i giusti meriti.
Un successo che mette in evidenza ancor di più il valore di Brivido Baio, che in un colpo assottiglia il gap con la comunque grandissima e positiva Ballatisola, che deteneva l’imbattibilità in 4 uscite in Sardegna.
Dunque nella corsa tra le più storiche e sentite in Sardegna, Luigi Godani ha pescato dal cilindro il jolly, facendo recitare al suo Brivido Baio un ruolo da protagonista assoluto in uno dei giorni più attesi del Galoppo Sardo, regalandosi un’immensa soddisfazione personale, matterializzatasi ai 200 finali quando ormai si era capito che Brivido Baio si era reso imprendibile. Peccato solo che non ci fosse il pubblico ad applaudire e acclamare la galoppata di Brivido Baio, perché trionfare con uno stile che è l’espressione di una grande bellezza non è un semplice dettaglio ma è una filosofia che fa la differenza. Complimenti a tutto il team di Brivido Baio, da Luigi Godani al sig. Fabrizio Cappai e soci, all’allevamento del sig. Costantino Biddau.
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