“Polaroid” Ep.7: Invisible Tibullo vinse la 2° Tris Nazionale in Sardegna.

Marzo 1999, a Chilivani andava in scena l’evento della Tris, vinta dell’estremo outsider Invisible Tibullo, montato da Riccardo Barontini.

Sicuramente il 16 Marzo 1999 resta una data comunque da ricordare, perché al Don Deodato Meloni si disputava la 2° Tris della storia dell’Ippica Sarda. A quei tempi la Tris per gli ippici Isolani rappresentava un vero e proprio evento, un appuntamento carico di fascino e curiosità, dovuta al fatto che tutta l’attenzione mediatica nazionale si focalizzava quel giorno sull’Ippodromo di Chilivani. L’impianto Ozierese diveniva un viavai di cavalli, team e fantini continentali, che sin dalla prima edizione, vinta da Shining Manouvres montato da Stefano Landi, venivano in Sardegna volentieri. Per tutto il turf sardo era una vetrina importantissima per mettersi in gioco e misurarsi con i migliori training della penisola, cercando di sfruttare la situazione ponderale che li vedeva sfidarsi in casa. Quel giorno, nonostante la giornata feriale, ci fu un enorme affluenza di pubblico, circa 2000 persone, accorso a Chilivani con l’entusiasmo di poter giocare e vedere dal vivo la Tris, che abitualmente si guardava in TV nelle agenzie di scommesse.

La corsa, Handicap ad Invito, con dotazione di £ 44.000.000, sui 1800 metri, fu davvero entusiasmante con un finale che infuocò il pubblico assiepato in tribuna. In pista tantissimi entourage in trasferta dall’oltre mare. Il tifo locale era tutto per il grigio Manub Junior, sellato ed interpretato dall’Oristanese Pinuccio Cabitza. Tra gli altri “Sardi” attesi Ira de S’Ena, Scossa Elettrica, Classic Tender, mentre ricopriva il ruolo di estremo outsider Invisible Tibullo. Tra gli ospiti, favori del pronostico per Classico Kaim, Marazi e Mr Dundee. Ma a mettere tutti nel sacco fu l’ultimo del campo Invisble Tibullo, il baio di 4 anni sellato da Franco Fadda, optò per la tattica d’avanguardia per sfruttare al meglio i chili in meno rispetto i più accreditati, inizialmente sorpresi dal battistrada. La corsa è scivolata sul ritmo imposto da Riccardo Barontini, interprete di Invisible Tibullo; con i rivali tutti costretti alla rincorsa, il leader si presentava al comando in retta finale e arroccato allo steccato allungava sulla risalita di Classico Karim, finito a velocità doppia sotto la guida di Antonio Columbu, ma adeguatosi alla miglior piazza seppur di corta testa. Al terzo e quarto posto, a contatto, finivano Marazi con in sella Augustin Herrera e Manub Junior. Un arrivo al cardiopalma(ben evidente nella foto) che spiazzò tutti quelli con il biglietto in mano, mentre i pochi fortunati che centrarono la terna portarono a casa circa 11.000.000 delle vecchie Lire. Ovviamente grande soddisfazione per la scuderia Fedeli di Osilo, allora con i colori di Giuseppe, ma sempre sotto la visione attenta di Luigino, grande appassionato e proprietario scomparso un anno fa.

ORDINE D’ARRIVO