La vittoria di Aquila de Aighenta, quando il “difetto” diventa magia……

Roberto Godani proprietario e allenatore che ha trasformato Aquila de Aighenta in una cavalla da corsa.

Quando la passione incontra il sentimento, nasce inevitabilmente qualcosa di magico. È la storia della mezzosangue Aquila de Aighenta e del suo proprietario e allenatore Roberto Godani, figlio del noto trainer e uomo di cavalli Luigi, conosciuto nell’ambiente come Gigi, il quale ha tramandato a Roberto la passione e l’amore per i cavalli, soprattutto per quelli da corsa, dei quali Gigi si occupa quotidianamente da circa quarant’anni.

La storia di Aquila de Aighenta e Roberto inizia lo scorso novembre, quando in scuderia arriva Aquila, ceduta in regalo dall’allevatore Giovanni Battista Pintori, il quale si è preso cura della puledra senza fargli mai mancare nulla. Roberto, Ozierese di nascita, classe 86, ha la patente di trainer da 5 anni, ottenuta per tramutare la passione in lavoro. Inizia ufficialmente nel 2014, con l’entusiasmo di poter allenare a conto proprio cavalli da corsa, ottenendo nello stesso anno le prime vittorie e soddisfazioni. L’ultima vittoria risale sempre nel 2014 ottenuta con la Psi Dalacara. Sono passati quasi 5 anni, nei quali Roberto si è impegnato in altri lavori imparando anche un altro mestiere, ma dentro di sé ha sempre vissuto la passione per l’ippica e cavalli. In questi anni, oltre a dare una mano al padre, non sono venute meno le collaborazioni con diverse scuderie, che son servite a fortificare ancor di più la sua esperienza, senza mai lasciare nulla al caso, con la speranza che un domani tutto ciò diventi un definitivo sbocco professionale e di avere un giorno una scuderia tutta sua.

Ecco allora Aquila de Aighenta, il terzo prodotto della fattrice Micale de Aighenta a scendere in pista, i fratelli hanno vinto almeno una corsa in carriera. Lei ha una storia tutta diversa, per certi versi meno fortunata; cavalla dal carattere particolare, priva dalla nascita dell’occhio destro, un handicap non da poco per un cavallo che deve affrontare la carriera agonistica. Da novembre ad oggi Roberto ha intrapreso un lungo lavoro di pazienza, iniziando con fiducia la domatura, inquadrando pian piano la puledra, che presentava inevitabilmente qualche problematica iniziale. Dopo un po’ di tempo, la sinergia tra i due è perfetta, Aquila si fida del suo mentore, si iniziano ad intravedere alcune qualità dai primi lavori al “mattino”, facendo così crescere le speranze del giovane Godani e del socio – cugino Giovanni Antonio Becciu. Naturalmente in tutto il percorso non sono mancati i consigli di Gigi Godani, preziosi dall’alto della sua esperienza, nella quale aveva già avuto in passato modo di allenare cavalli con problemi ad un occhio.

Si arriva così al giorno del debutto, con le aspettative e l’entusiasmo di vedere Aquila de Aighenta correre, vedere in pratica il frutto del proprio lavoro e sacrificio tra le gabbie di partenza, con i nuovi colori della propria giubba dai colori Blu notte a stelle Arancioni, quindi non solo allenatore ma anche proprietario. Ma non sempre le cose con i cavalli vanno bene, il giorno del debutto tutti i migliori auspici vennero smorzati da un problema tecnico con il fantino ingaggiato, che portò al ritiro della cavalla. Aquila rimane nel box e per il suo team è delusione. Tutto rimandato di 15 giorni, questa volta la fortuna assiste Aquila, che rimane tra i 16 partenti su i 19 sorteggiati per la corsa. Le redini sono state affidate all’attuale top jockey Sardo Francesco Dettori, che ripaga la fiducia del team rendendosi autore di un capolavoro tattico, nonostante una partenza poco felice, dovuta all’inesperienza della puledra. Ma la grintosa Aquila de Aighenta si mette presto sulle gambe sguazzando sul fango del Don Deodato Meloni e al completamento dell’ultima piegata è gia a ridosso delle posizioni di testa. In retta finale trova il pertugio giusto, materializzandosi improvvisamente lungo la corda guadagnando la prima posizione a 250 dal palo, per poi sottrarsi nonostante qualche lecito tentennamento dagli attacchi insidiosissimi del favorito Arraju. L’epilogo è un successo che premia il lavoro, il coraggio di Roberto e la passione di suo cugino Giovanni Antonio, esplosa al termine della corsa in una gioia immensa, che chi solo ama e capisce questo sport può immaginare. Un trionfo a 360° per la famiglia Godani, che accomuna Luigi, Roberto e la sorella Simona, quest’ultima da sempre sostenitrice del fratello maggiore, entusiasta quanto lui per questa vittoria. Anche se è solo l’inizio, questo trionfo si può considerare una scommessa vinta. Complimenti da Spoonriver.biz!

Il video della vittoria di Aquila de Aighenta

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