L’analisi sulle 10 accoppiate. Chiocciola e Giraffa tra le favorite.

Dopo le prime prove, crescono le quotazioni di Chiocciola e Giraffa, occhio al Bruco.

Definite le monte a ridosso della prima prova, si ha un quadro generale dell’attuale situazione sul Palio dedicato alla Madonna di Provenzano. Tante le sorprese che hanno lasciato di “sasso” (me compreso) i seguaci del Palio di Siena, riguardo gli incastri che hanno portato alle monte, alcune molto probabilmente impensabili al momento del sorteggio, ma forse già stabilite in parte dal lavoro delle dirigenze questo inverno. Dispiace non vedere uscire dell’entrone i conterranei Valter Pusceddu, Francesco Caria e Bastiano Sini, entrambi seppur con un percorso differente meritavano una chance. Comunque i Sardi tra nati nell’isola e di origine, saranno 5: Giosuè Carboni, Antonio Siri e Carlo Sanna nati in Sardegna, mentre Giovanni Atzeni e Andrea Coghe sono di origine sarda. Vediamo l’analisi sulle 10 accoppiate.

Bruco: Solu Tue Due – Andrea Mari detto Brio

Dopo alcuni rinvii legati alla politica paliesca, Brio vestirà il giubbetto del Bruco. Sarà in groppa sull’affidabile Solu Tue Due, rapido e scattante ad uscire dai canapi, è quasi scontato che nella prima parte sarà tra i protagonisti. Come si è visto nelle carriere scorse, gli manca il famoso 3° giro, ecco perché occorre un gran lavoro della stalla e un feeling che si dovrà concretizzare nelle prove tra Brio e Solu Tue Due. Il 7 ° Palio per Mari è un cantiere aperto, ma fattibile.

Civetta: Porto Alabe – Giosuè Carboni detto Carburo

Una delle notizie più roboanti del dopo tratta, è stata la scelta della dirigenza di Via Tolomeo, che nonostante non ci sia la rivale in piazza da piena fiducia al fantino Carburo, stravolgendo ciò che si era potuto immaginare. Baciata dalla sorte, che le consegna Porto Alabe, Carburo si trova forse per la prima volta a correre un Palio a vincere. Una chance che sa bene anche lui da sfruttare al meglio, per ripagare la fiducia di tutto il popolo della Civetta. Su Porto Alabe c’è poco da dire, pressoché perfetto sul tuffo, va solo saputo interpretare.

Aquila: Renalzos – Carlo Sanna detto Brigante

Brigante ritorna a vestire il giubbetto della “Nonna ” del Palio, la cui sorte le ha riconsegnato Renalzos, formando un’accoppiata che è andata vicina al successo nel Luglio 2017. In virtù di ciò resta tra le accoppiate in pole per la vittoria finale, anche se troveranno sulla propria strada la Pantera, che presumibilmente giocherà in difesa. Brigante dovrà prendere bene le misure e giocarsi al meglio le proprie carte al momento dell’ingresso tra i canapi.

Selva: Remistirio – Andrea Coghe detto Tempesta

La voglia di conferma di Tempesta dovrà coincidere con il feeling tutto da costruire con Remistirio. Il cavallo è sicuramente tra i più affidabili, un po’ alla Mocambo. Se ha dei mezzi che gli permetterebbero di correre da protagonista, toccherà a Coghe tirarli fuori. Attualmente rimane tra i cavalli di seconda fascia, anche se ha corso fino ad oggi dei Palii in difesa. Questa volta è “libero”, staremo a vedere.

Onda: Tabacco – Antonio Siri detto Amsicora

Tutto da interpretare il Palio che affronterà l’Onda, che da la possibilità a Siri di mettersi in luce con un cavallo perfetto e che conosce a menadito. Con la Torre tra i canapi si crea una situazione kafkiana, si corre a vincere o in difesa? È uno dei rebus della vigilia. Personalmente Tabacco lo faccio un cavallo da Palio, che unito all’immensa voglia di Amsicora lascia presagire un Palio da protagonisti.

Torre: Rocco Nice – Elias Mannucci detto Turbine

Il popolo di Salicotto ha gridato, saltato ed esultato per l’assegnazione di Rocco Nice, uno dei cavalli più ambiti del lotto. Si pensava che potesse arrivare la monta di un big (Brio, Scompiglio), invece si da fiducia a Turbine, lui che si prende cura tutto l’anno di Rocco Nice. Nonostante due purghe prese da Mannucci, la dirigenza della Torre ha sicuramente valutato i Palii corsi da protagonista con la Chiocciola, sfumati per sfortuna e un po’ di inesperienza. Un peso di grossa responsabilità per Turbine, correre da protagonista e allo stesso tempo stare attento alla rivale.

Pantera: Sorighittu – Luigi Bruschelli detto Trecciolino

Non è la situazione migliore per Trecciolino, per eguagliare il record di Aceto. Sorighittu è un cavallo comodo per correre in difesa, ma resta un gradino sotto all’intero drappello. Più logico pensare ad una politica votata a limitare l’Aquila, tra l’altro Bruschelli sa come marcare a uomo Brigante. Una tale situazione ci fu al Palio di Fucecchio lo scorso anno. Trecciolino arriva a questo appuntamento con il dente avvelenato ed è pronto a tutto per restare un protagonista del Palio di Siena, anche se non vince.

Chiocciola: Violenta da Clodia – Jonatan Bartoletti detto Scompiglio

Sembrerebbe arrivato il momento giusto per tornare a vincere per la Contrada della Chiocciola. I motivi per pensarlo sono diversi, tra i quali l’assenza della nemica, ma soprattutto sono riusciti a montare Scompiglio su una cavalla che sembra cucita su misura alle doti di Bartoletti. Violenta da Clodia ha dimostrato di essere una buona cavalla anche per Piazza, oltre ad averlo dimostrato in diversi contesti. Dopo vent’anni dall’ultima vittoria, mai come quest’anno i Chiocciolini vivranno una vigilia di Palio entusiasmante. Ghiotta occasione per cancellare la beffa dello Straordinario.

Drago: Remorex – Federico Arri detto Ares

Anche qui una scelta un po’ a sorpresa della dirigenza del Drago, che rinnova la fiducia al giovane Federico Arri, dandogli la possibilità al suo secondo Palio di montare un cavallo già vincitore come Remorex. Un’accoppiata intricata da valutare, perché il cavallo c’è e ha dimostrato in tutto il suo percorso di saper galoppare in Piazza del Campo, mentre ad Ares manca la giusta esperienza, ma gli manca sicuramente la grinta e la voglia, gli stessi valori che gli hanno permesso di vincere in una piazza complicata come quella di Asti. Da non sottovalutare.

Giraffa: Tale e Quale – Giovanni Atzeni detto Tittia

Sembrerebbe la monta ideale quella di Tittia su un cavallo un po’ da indottrinare come Tale e Quale. Un solo palio all’attivo, ma se ne parla da tempo di questo soggetto, i suoi limiti sono legati alle traiettorie un filo basse, cosa che dovrà perfezionare Tittia durante tutte le prove. Per il resto dispone di un gran motore. Per Atzeni è una grande occasione per ritrovare il gusto di essere protagonista e di raggiungere in termini di vittorie Brio.

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