I Derby dal 2008 al 2018, la storia dei cavalli vittoriosi.

Da Mocambo a Zimbar, una mini carrellata dei Derby Sardo che si son disputati dal 2008 al 2018

82° Derby Sardo 2008

Si arrivò a questo Derby con molte incognite su quale cavallo potesse avere la meglio. Il nome più gettonato era Mister Morfeo, vincitore dell’Internazionale, ma nell’ultimo periodo che ha preceduto la corsa, erano emerse le qualità di Mocambo portacolori della scuderia Pinna. La corsa sui 2400 mt, ha visto il gruppo abbastanza compatto, solo alla fine della dirittura opposta si è iniziato fare sul serio. Mister Morfeo con in sella Mauro Manueddu, anticipa le mosse degli avversari, presentandosi in dirittura al comando. Ma con ampie falcate veniva avvicinato da Mocambo, con la monta eccezionale di Antonello Fadda, che fa il diavolo a quattro, spostando la frusta a sinistra, “sollevando” da terra Mocambo, piegando cosi la resistenza di Mister Morfeo. Il fotofinish decreta la vittoria a Mocambo, che la spunta di una corta testa, al terzo risaliva forte Mompracem, che lasciava al quarto Marreri. Antonello Fadda, con questa vittoria arrivava a quota 1000 successi. Ovviamente i meriti di questo successo oltre del fantino, sono anche dell’allenatore, proprietario e allevatore Antonio Efisio Pinna. Mocambo è un figlio di Solitario e Nixe, e il Derby fu l’unico sussulto della sua carriera, prima di passare all’attività paliesca, dove a Siena ha corso 8 Palli, non riuscendo a vincere. 

83° Derby Sardo 2009

12 cavalli presero parte a questa edizione. Occhi puntati su Naiba della scuderia F.lli Mura, interpretata da Antonello Fadda, a seguire la coppia di scuderia Nabilia e Nubile, e Nubile, mentre Notre Dam e Nemo de Mores rivestivano il ruolo di estremi outsiders. La pioggia copiosa che ha preceduto la corsa, ribaltò ogni pronostico. Sulla pista allentata, scatta al comando Naiba che prova a costruirsi la corsa da se. Notre Dam non la perdeva di vista, viaggiando comodo, con un’azione fluida nelle mani dell’esperto Salvatore Basile, mentre Nemo de Mores sceglieva percorso esterno, e provava a risalire dalle retrovie. L’epilogo avviene prima di imboccare l’ultima piegata, con Notre Dam che va via da solo, mentre il resto del drappello annaspa nel fango del Don Deodato Meloni. Da lì in poi fu un assolo di Notre Dam, con Basile che accompagna il suo alfiere, controllando il tardivo ritorno di Nemo de Mores, interpretato da Gabriele Oppes. Sul palo Notre Dam lascia a più di 2 lunghezze Nemo de Mores, mentre per il terzo posto emergeva Nosmoking, a precedere la favorita Naiba. Per molti una vittoria inaspettata quella di Notre Dam, ma non di certo per il suo allenatore, e all’epoca fantino Francesco Oppes, che ha sempre creduto nelle potenzialità di questo puledro, di proprietà del Sig. Gabriele Daga di Sindia, che n’era anche l’allevatore. Notre Dam è un figlio di Oscar Dey e Queen Green, quella del Derby fu la sua ultima apparizione, per poi essere acquistato dall’Istituto Incremento Ippico. In carriera ha disputato 8 corse, vincendone 4 e piazzandosi 2 volte. 

84° Derby Sardo 2010

L’intera stagione dei Fondo Arabo aveva messo in luce Ossidiana Bella, che arrivava a questo appuntamento da favorita con un ottimo ruolino di marcia. I restanti 13 partenti, erano pronti a dargli battaglia, con i più gettonati Ottimo de Florinas, Turalvesu, Odyseus, Osanna Dey, e l’ospite Orlando di Gallura. Alla sgabbiata nessuno forza per imporre il ritmo, e il gruppo rimane in fazzoletto quando passa per la prima volta davanti alle tribune. Ossidiana Bella prende posizione, e passa al comando. Come in una partita a scacchi, muovono anche Odyseus e Osanna Dey. Questi 3 accumulavano vantaggio rispetto al gruppo, e agli inizi della curva finale Odyseus richiesto dal suo fantino, aumenta per portarsi in testa trascinandosi Osanna Dey, con Ossidiana Bella inchiodata sul suo passo, quasi sorpresa da questa mossa. In dirittura lo scatto di Odyseus è letale, interpretato magistralmente da Angelo Godani, si distendeva in una galoppata trionfale, tagliando il traguardo con più di 4 lunghezze di vantaggio su Ossidiana Bella, che aveva in sella Mauro Manueddu, riuscendo a limitare i danni acciuffando sul palo la grintosa Osanna Dey. Al quarto posto conclude Alasarda. Per Angelo Godani fu il sesto Derby vinto, per la gioia del Team di Mario Migheli, che aveva come condottieri il figlio Francesco e il socio Rino Luiu. Soddisfazione anche per l’allevatore il Sig. Santino Canu originario di OruneOdyseus fu il primo prodotto di Eros de Ozieri a vincere un Derby, fu anche il primo della madre Bandolera, fattrice che qualche anno dopo si ripeté con Samaritana nel G.P Sardo. 

85° Derby Sardo 2011

Che dire? Sin dal suo debutto, Pantuosco aveva fatto vedere cose straordinarie. Ha vinto tutte le corse che ha disputato in Sardegna, e ha un quarto posto a Napoli nel Derby Italiano dell’anglo arabo. La corsa è stata un’esecuzione orchestrale, quando ha deciso di andare, non ce n’è stato per nessuno, con il suo interprete Antonello Fadda, impegnato solo a graduare l’andatura. Gli aversari non hanno potuto far nulla, la generosa Platea de Bonorva giungeva a 9 lunghezze, mentre per il terzo posto emergeva una sorprendente Pentesilea a 124/1, a precedere Pipeto. Pantuosco regala un altro successo ad Antonello Fadda, ma soprattutto è il primo Derby vinto per l’allenatore di Ollolai Antonio Cottu. Immensa la soddisfazione per il proprietario e allevatore il Sig. Calaresu Costantino di Pozzomaggiore, per il primo Derby vinto. Pantuosco é un figlio di Vidoc e Fabiana Baia, madre di Vida Mia che lo scorso anno giunse seconda al Derby, mentre quest’anno le sorti di questo allevamento sono affidate al positivo Zio Frac, che si è già candidato per la vittoria. Pantuosco ha chiuso la carriera con 6 corse disputate, vincendone 5, tra le quali avevamo visto qualche mese fa l’Internazionale. Ora fa lo stallone, ed ha un’ottima media partenti/ vincitori, d’altronde buon sangue non mente!

86° Derby Sardo 

Come detto pareva essere un match a due, tra Querino e Quarzo Blu, con il primo che si faceva preferire, terzo incomodo Quit Gold fratello pieno di Pantuosco, mentre Quietness era la quarta meno giocata del campo. La corsa per più di metà gara, non avuto grossi tatticismi, con il gruppo abbastanza raccolto. Il momento clou è stato a metà della curva finale, dove rompeva gli indugi Querino, seguito immediatamente da Quarzo Blu, mentre Quietness non sforzava nulla e si manteneva a contatto. In dirittura Querino con Antonello Fadda in sella, sceglie di galoppare a centro pista, avendo all’esterno Quarzo Blu interpretato da Gavino Sanna. All’interno s’infilava Quietness, che si faceva portare, con a bordo la monta eccezionale di Domenico Migheli, che scapa lungo la corda, lasciando i due più attesi a contendersi la miglior piazza. Sul traguardo Quietness ha più di 4 lunghezze di vantaggio su Querino, che ha la meglio su Quarzo Blu, mentre per il quarto emergeva Quadrilio. Per Domenico Migheli è stato il primo Derby vinto, lui che ha mosso i primi passi proprio in quell’Ippodromo. Soddisfazione per il proprietario il Sig. Augusto Posta, che si aveva guadagnato la notorietà in quei tempi essendo proprietario di Fedora Saura, sorella piena di Quietness. Entrambe figlie di Vidoc e Alyssa, allevate dal Sig. Ignazio Falchi. 

87° Derby Sardo 2013

Si arriva a questo Derby con l’equilibrio assoluto, Red Riu si era imposto nell’Internazionale, ma non aveva poi dato continuità di risultati, Reliche aveva impressionato al debutto ma poi si era perso, Rubina sempre al palo, Rasta di Montalbo a fasi alterne, e infine Rialto, che aveva battuto tutti due settimane prima. Erano questi i cavalli attesi, dei 15 partenti che hanno preso parte alla corsa. Gara abbastanza tattica, Reliche e Regina Rubacuori fanno partenza, con Rialto che galoppa all’avanguardia, avendo Red Riu Rubina ai lati, mentre ripiegava all’attesa Rasta di Montalbo. Così per circa metà gara, dopo di che Red Riu accelera il passo, ma viene anticipato dalla mossa di Antonello Fadda, che richiama Rialto, al quale risponde con una brusca accellerata, che gli permette di guadagnare lunghezze. Rialto sorretto a braccia e frusta da Fadda, entra in retta allungando inesorabilmente, facendo il vuoto, con Antonello Fadda che inizia ad esultare a 200 dal palo. Rubina tenta lo sforzo, ma si arrende, ed è costretta a lasciare il secondo posto al risalente Rasta di Montalbo finito a 12 lunghezze dal vincitore. Al quarto posto concludeva l’ospite Rommel. Altro successo dunque in un Derby per Antonello Fadda, ma i meriti son stati del Team Cottu, che hanno portato Rialto a questo Derby in una condizione eccezionale. Soddisfazione immensa per l’allevatore Pietro Piras, un sogno che si avvera, unica corsa che mancava al suo ricco palmares, lui che aveva vinto due volte il Derby Italiano dell’anglo arabo, e il Gran Premio Sardo, mentre il Derby Sardo lo aveva sfiorato nel 2001 proprio con Calum, madre di Rialto.

88° Derby Sardo 2014

Solo 9 i cavalli al via in questa edizione. Sorunessa era la cavalla da battere, l’alternativa era Solu Tue Due, a seguire Silvan e Sonniende Secondo. L’andatura imposta da Selva del Monteacuto è blanda, dietro di lei si adagia Sorunessa, con Silvan a contatto, ma comunque per 1800 mt le prime sei posizioni rimangono invariate. La corsa entra nel vivo ai 400 finali, con Sorunessa in apparentemente controllo sugli avversari, interpretata da Pasquale Salis. Lo scatto della favorita non è abbastanza devastante, si sbarazza di Sonniende Secondo e Solu Tue Due, ma non del piccoletto Silvan, interpretato con astuzia da Concetto Santangelo, che scatta lungo la corda sorprendendo Sorunessa, e il pubblico che s’infiamma. Sul palo Silvan, con Santangelo a frusta al cielo, trionfa di una lunghezza su Sorunessa, al terzo e quarto posto chiudevano nell’ordine Sonniende Secondo e Solu Tue Due. Un successo per il training e i colori di Antonio Efisio Pinna, che conferma la sapienza di preparare i cavalli a questi appuntamenti. Silvan ha in questa vittoria l’unico lampo della sua breve carriera. È un figlio di Frac di Montalbo e Minerva Bella, ed è stato allevato dalla Sig.ra Maria Bonaria Floris. Per poi esser acquistato dall’Istituto Incremento Ippico.

89° Derby Sardo 2015

È stata una corsa degna di un Derby, con grandi incertezze alla vigilia, su chi fosse il papabile vincitore. La scuderia Testoni con Torres e Tirana de Bonorva, con quest’ultima vincitrice dell’Internazionale 20 giorni prima, aveva gli occhi puntati addosso.Tentatrice nel ruolo di guasta feste, e che 3 settimane prima aveva messo tutti in riga. Topazio con la monta di Tore Sulas aveva mostrato i sui limiti di cavallo acerbo, nonostante i grandi mezzi evidenziati. La corsa ha visto un ancora verde Tornado de Mores andare in avanti a cadenzare l’andatura, Tentatrice si copriva all’interno, Topazio e la scuderia Testoni graduavano comodamente nelle retrovie. Sembrava tenere Tornado de Mores, che crolla alla fine dell’ultima piegata, dove passa chiaramente Tentatrice, con la monta perfetta di Mario Sanna, che anticipa tutti. Topazio richiesto a maggior impegno da Tore Sulas si deve accontentare della piazza d’onore, comunque buona la sua prova. Torres e Tirana de Bonorva completavano rispettivamente l’ordine d’arrivo. Prima vittoria in un Derby per il fantino di Burgos Mario Sanna, che rende felice il team della Sig.ra Accorrà Giulia, e l’immensa gioia del proprietario e allevatore il Sig. Denanni Pietro. Con la vittoria di Tentatrice per lo stallone Eros de Ozieri è il secondo prodotto ad imporsi in un Derby, mentre per la fattrice Iridia è il primo. Quella fu l’ultima gara di Tentatrice, che è stata la quarta femmina a vincere un Derby dal 2000 in poi, prima di lei, Faghedi Bella nel 2004, Luna di Tempio nel 2007, e Quietness nel 2012. 

90° Derby Sardo 2016

11 i Fondo Arabo che hanno preso parte a questa edizione, il grandi assenti Un Lord e Usignolo di Tempio avevano livellato la corsa. 5/6 i cavalli, che sulla carta potevano trionfare, tra i quali i favoriti Urbino, Ulaop, Unica de Bonorva, e Urlo de Aighenta, ma erano della partita anche Unico Ozierese, e il meno quotato Ungaro de Bonorva. Alla sgabbiata è brillante Ungaro de Bonorva, che ha ai lati Unica de Bonorva e Urna. Il drapello affrontava il primo passaggio davanti alle tribune abbastanza raccolto. La prima mossa è della grigia Unica de Bonorva, che aumenta i giri, per poi subire la sorprendente mossa di Ungaro de Bonorva montato da Gianluca Fresu, che accelera il passo convinto. A ciò reagiscono immediatamente Urbino, che si impegna parecchio per portarsi in prima linea, in scia del quale si pone Urlo de Aighenta interpretato da Angelo Godani, che assesta parecchie frustate per mantenere il passo. La corsa entra nel vivo negli ultimi 400 mt, con Ungaro de Bonorva al comando arroccato allo steccato, ma viene passato a 200 dal palo, dalla progressione imparabile di Urlo de Aighenta, che stacca tutti, imponendosi con più di una lunghezza di vantaggio su l’outsider Ungaro de Bonorva, che relega al secondo posto ancora una volta Gianluca Fresu. Al terzo e al quarto posto, concludono Urbino e Ulaop. Per l’intramontabile Angelo Godani dopo i successi con Barbagia 1980, 1986 Infinito, 1993 Rass de Ozieri, 2003 Eros de Ozieri, 2010 Odyseus, arriva il sesto Derby, con una monta impeccabile. Per inquadrare Urlo de Aighenta ci ha messo un pò, il suo allenatore e proprietario Antonio Efisio Pinna, premiato ancora in un Derby il suo lavoro. Soddisfazione e orgoglio per l’allevatore Giovanni Battista Pintori, al suo primo Derby da allevatore, mentre da proprietario l’aveva vinto nel 99 con Zenias e nel 2002 con CanapinoUrlo de Aighenta è un figlio di  VidocLuisianadeaighenta

91° Derby Sardo 2017

Era più o meno due anni fa, quando Vintinoe sentenziava il suo strapotere, scegliendo il Derby Sardo, per dare sfoggio della propria classe, con una prestazione maiuscola. Il video della corsa dice tutto, il commento esaltante dello speaker Tore Budroni, evidenzia la netta differenza tra Vintinoe e gli avversari. Corsa che non ha avuto storia, una prova inebriante, con Vintinoe spedito verso la gloria, e i suoi “colleghi” che abdicano ha metà dell’opera. La passerella finale, è degna di questo campione, che varca il traguardo del Don Deodato Meloni, sotto gli applausi del pubblico. Vintinoe primo, con in sella Antonello Fadda a mani ferme, lascia addirittura 24 le lunghezze a Vida Mia seconda classificata, con qualche polemica, da parte di Via Vai giunta terza, al quarto conclude Vendetta Tremenda. Un autentico trionfo quello della scuderia dei F.lli Francesco e Agostino Chessa, che regalano l’ultima gioia al padre Giovanni, che ha potuto ammirare con i suoi occhi il frutto di anni di allevamento, circa mezzo secolo. Il nome Vintinoe fu scelto proprio per “omaggiarlo”, perché il Sig. Giovanni era nato il giorno 29 dell’anno 1929, purtroppo scoparso due mesi più tardi. Vintinoe al training di Antonio Cottu, è un figlio di VidocÇuriosona, e ha vinto tutte le 6 corse disputate in Sardegna, unico neo la corsa a Tarbes in Francia,  dove su un terreno allentato dalla pioggia, ha evidenziato i limiti, fornendo una prova opaca, complice le svariate avversità della trasferta. Ciò comunque non declassa assolutamente il valore di questo splendido animale, che ha già ottenuto numeri importanti nel suo primo anno di riproduttore.  

92° Derby Sardo 2018

Ultima edizione vinta da Zimbar e Antonello Fadda, quest’ultimo Principe dei fantini di questa competizione, con ben 9 successi all’attivo. Mai nessuno come lui. La corsa vedeva ai nastri di partenza 13 puledri al via, con uno schema che vedeva appoggiati al beeting Orok e Zio Frac, seguiti da Zibala de Gonare e Zimbar. A tirare il drappello ci pensò Zen di Montalbo tallonato da Zaarkhan, ma il gruppo fu abbastanza raccolto quando sfilo al primo passaggio davanti alle tribune. Nell’ultimo parziale si inizia a fare sul serio, Zimbar inizia ad avvicinarsi gradualmente, mentre i battistrada iniziavano ad affievolire pesantemente l’azione. Zibale de Gonare provava a giocare d’anticipo, ma Zimbar è lì e sotto la guida di Fadda rompe gli indugi poco prima di entrare in retta. Ai 300 finali piazza lo spunto decisivo staccandosi chiaramente dagli avversari, per una vittoria abbastanza netta. Gli ultimi 50 metri sono una vera passerella accompagnato dal boato del Don Deodato Meloni. Da menzionare il secondo posto di cuore della “piccola” Zente, a precedere Zibala de Gonare e Zio Frac. Un successo che premia la passione e il coraggio del proprietario e allevatore Antonio Monni di Ardara, che entra nella storia dell’Ippica Sarda al primo colpo con il primo puledro da lui allevato. I meriti sono anche di Antonio Cottu e il suo team, che presentò Zimbar in uno splendido assetto psico-fisico. Zimbar figlio di Bangkok e Erica de P.Ulpu, ha disputato in carriera 12 corse, vincendone 2 e piazzandosi 10 volte.

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