Il grido d’allarme di Milano e Pisa, le preoccupazioni di Napoli, Siracusa e Sassari, la solidarietà di Siena. Intanto il Mipaaf autorizza ad alcuni ad aprire le iscrizioni dei partenti dal 22 Maggio.
Ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più pesante e insostenibile per l’intero comparto ippico, che nella giornata di Giovedì 21 Maggio è sceso in piazza per manifestare tutta la loro preoccupazione e il disagio generale che sta creando la chiusura degli Ippodromi e, ancor di più la mancata ufficialità di una data che significherebbe ripresa. Tutto ciò rende difficile per le società di corse, la pianificazione di un’annata già compromessa e sull’orlo di un clamoroso collasso. L’emergenza Covid-19 si sta rivelando per il mondo dell’ippica un incubo nell’incubo, aprendo di fatto una crisi che rischia di trascinarsi dietro strascichi irreparabili. Tutto ciò al Governo sembra essere meno prioritario di quanto realmente è, al quale però, spetta il giudizio supremo per far ripartire le corse negli Ippodromi. Un’azione fondamentale pef la filiera, che avrebbe cosi la possibilità con le corse di attingere ad un montepremi già stanziato e disponibile, tra l’altro unico reddito di sostentamento per gli operatori del settore. Gli stessi, che oggi sono scesi esasperati nelle varie piazze, con un messaggio chiaro al Governo: “fateci correre”, un grido d’allarme lanciato da chi vede buio il futuro delle proprie attività e dell’ippica italiana.
La speranza è che con le linee guida inviate agli Ippodromi e il via libera dato dal Mipaaf che addirittura autorizza ad aprire le iscrizioni dei partenti dal 22 Maggio, il Governo possa definitivamente trovare una soluzione che oggi salverebbe migliaia di famiglie che campano da questo sport.
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