Pagelle 2020 Purosangue Inglese 3 anni: Baroc De L’Alguer a pieni voti.

Stagione trionfale per il 3 anni della San Giuliano, positiva anche quella di Blue Airfield e Patita De L’Alguer. Laelia e Dawakh le sorprese.

La stagione dei Purosangue Inglese di 3 anni ha segnato la crescita incredibile di Baroc De L’Alguer. L’erede di Battle Of Marengo ha centrato 5 vittorie mettendo in riga i più esperti nei G.P “Regione Sarda” e “Città di Villacidro”. Dal miglio in giù, si sono ben comportati Blu Airfield e Patita De L’Alguer, per entrambi tris di vittorie. Laelia ha fatto vedere di essere una promettente velocista, Dawakh si ha ritagliato uno spazio con la sua duttilità.

Ma vediamo tutti i voti dei protagonisti nel giudizio finale di Spoonriver.biz.

VOTO 10: BAROC DE L’ALGUER

importato da Battle Of Marengo e Rose Buck, team San Giuliano. Un 10 meritato per questo splendido baio, capace di scalare le categorie isolane in modo repentino. Per lui sono arrivati 5 importanti successi, i primi 2 contro i coetanei, gli altri contro gli anziani, dove ha centrato uno “storico” double, unico cavallo della sua età a griffare il Gran Premio Regione Sarda e il “Città di Villacidro”. Tra l’altro ha spaziato dai 1500 ai 2400 metri, dimostrando grande solidità fisica e mentale, grazie agli accorgimenti apportati dal proprio team. Fuori dalla Sardegna ha ottenuto un 3° posto al rientro a Capannelle e un 5° posto in HP a San Rossore. Che dire? Cavallo straordinario, che ha eguagliato e superato le gesta della sorella Bunora. Mastodontico!

VOTO 8,5: PATITA DE L’ALGUER

importata da Hallowed Crown e Amytis(Marju), team San Giuliano. La sua “nobile” linea materna lasciava ben sperare, infatti Patita De L’Alguer ha segnato notevoli passi in avanti in quest’annata, dove ha raccolto 3 vittorie distribuite in tutti e tre gli Ippodromi isolani. Questo denota la facilità di adattamento a distanze, tracciati e fondi di ogni genere. Infatti come si è imposta contro gli anziani sul miglio accorciato di Sassari su un terreno più consistente, ha replicato sul miglio allentato di Chilivani, svettando sui coetanei, poi battuti anche a Villacidro sui 1000 metri di pista dritta. Con il passaggio a 4 anni dovrebbe definitivamente completarsi e resta un bel prospetto nell’iminente e in ottica fattrice. “Corsara”

VOTO 8: BLU AIRFIELD

nato e allevato in Italia, da Blu Air Force e Scialla, training Cargiaghe – Pala, scuderia Gaetano Ledda. Le sue migliori performance si sono viste sul tracciato Turritano, dove ha ottenuto 3 belle vittorie, una in rimonta sui 1000 metri contro gli anziani e quelle di prepotenza in coast to coast sui 1500 metri, nelle quali si è reso intangibile. Fino a 1800 ha dimostrato di saper reggere il confronto, resta un bel prospetto Italiano anche per il 2021. “Sassarino”

VOTO 7: LAELIA

importata da Toronado e Shagra(Pivotal), training Francesco Brocca, scuderia Tonino Mula. Ha debuttato prima del lockdown a Pisa senza lasciare il segno. Rientra a Chilivani con un 6° posto, alla 3° uscita disperde gli avversari sui 1200 metri. Viene riproposta su distanza più impegnativa deludendo le attese; ritorna sui 1200 del Don Deodato Meloni e vince di quanto vuole, confermando le sue attitudini legate al tema della velocità, poi ribadite contro gli anziani nei 1000 metri di Villacidro, dove è giunta 3° dopo alcuni mesi lontano dalle corse. Soggetto davvero ben strutturato, l’attendiamo al varco. “Pendolino”

VOTO 7: DAWAKH

nata e allevata in Italia, da Mahler e Dawera(Spinning World), training Antonello Fadda, scuderia Antonella Pinna. Stagione vissuta come su un altalena per Dawakh, che ha centrato le due vittorie a Chilivani e Villacidro e 6 piazzamenti. Nell’ultima ha battuto tutti i suoi coetanei in un Hp ben dotato per la categoria, sfruttando al meglio la perizia. Il 2021 ci dirà se sarà carne o pesce, nel frattempo si gode un positivo 2020. “Positiva”

VOTO 7: VIVINCA OLLOLAESA

importata da Epaluette e Personal Design(Traditionally), training Antonio Cottu, scuderia Michele Siotto. Aveva chiuso bene il 2019, ha iniziato bene il 2020 a Capannelle con un 4° posto dietro cavalli vincitori di HP e piazzati di LR. Forse il Covid prima e poi l’Handicapper ne ha frenato i bollori. La si attendeva più protagonista in Sardegna, porta a casa comunque 2 vittorie e una serie di piazzamenti, che le valgono poco più della sufficienza. Le qualità le ha per riscattare qualcosa nell’anno che verrà. “Frenata”.

VOTO 6,5: MY SUN

importata da Epaluette e Charming(Invincible Spirit), training Filippo Multinu, scuderia Veronica e Filippo Multinu. Arriva in Sardegna a ridosso dell’autunno, alla “prima” per il nuovo team ottiene un buon secondo posto a Sassari, dove poi viene lasciata al palo la volta seguente, dopo essersi più volte ribellatta all’ingresso alle gabbie. Riappare a Villacidro più indottrinata e si rende protagonista di una corsa strepitosa, battendo molti dei sopra citati. L’ultima è troppo brutta per essere vero. Occorrono ancora un paio di accorgimenti per essere a puntino, anche perché del buono si è intravisto in questa cavalla. “Ribelle”!

VOTO 6+: PLUSBELLELAVIE

nata e allevata in Italia, da Footstepsinthesand e Piazzetta(Zamindar), training Livio Puggioni, scuderia Gaime Andrea Pietri. Anche lei è arrivata a fine estate in Sardegna, dove ottiene subito un 3° posto a Chilivani. Viene impiegata sempre in avanti e in un occasione a Sassari crolla a 200 dal palo finendo quinta. Si riscatta a Villacidro, dove coglie l’occasione per far gioire il suo team sui 1450 metri di pista in sabbia. Sembra adattarsi a qualsiasi tipo di metratura e fondo, in Sardegna questo è un vantaggio che proverà a sfruttare al meglio nella prossima stagione. “Da scoprire”!

VOTO 6: SECRET TALK:

nato e allevato in Italia, da Sakhees’Secret e Youtalktoomuch(Thousand Words), training Floris/Migheli, scuderia Satta/Marcello. È stato il primo dei 3 anni ad andare a bersaglio, tra l’altro scrollandosi la qualifica di maiden. Vinse per il team Floris-Satta, per il nuovo è caccia di una definitiva dimensione, il suo standard sembra essere la breve distanza. “Da rivedere”!

Tra i cavalli che non hanno vinto, cito Akenta De L’Alguer ed Hell Is, quest’ultima soggetto intrigante.

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