Chimera Love consegna all’allevamento Piras di Bortigali il primo Internazionale, lo stesso fa Chopin della scuderia Moro di Laerru.
Quant’è difficile affermarsi nelle corse titolate o meglio in quelle di selezione, lo dimostra le prime vittorie in un Internazionale di due storici e titolatissimi allevamenti come quelli di Pietro Piras e Giovanni Moro, tra l’altro personaggi ben noti dell’ippica contemporanea. Entrambi hanno brindato nel 35° Meeting Internazionale dell’Anglo Arabo disputatosi Sabato 12 Giugno all’Ippodromo di Chilivani, rispettivamente vittoriosi con la fondo arabo Chimera Love e il fondo inglese Chopin.
Che altro aggiungere sull’allevamento da cui proviene Chimera Love? In questi anni di Spoonriver.biz c’è stato modo di ripercorrere i successi delle sorelle Varli e Calum, due campionesse in corsa e poi in razza. Proprio da Caalum discende Chimera Love, figlia da Oscar Dey e Otto e Mezzo(Prospects Of Glory e Calum). Si può rimarcare in modo evidente che a Chimera Love è riuscito ciò che a tutti i suoi predecessori non era mai riuscito, ovvero portare a casa la prova Internazionale che appunto mancava nella bacheca della famiglia Piras di Bortigali. In passato era sfuggito a Varli(secondo posto), a Calum(terzo posto) e al figlio Quotadus(secondo posto), alla stessa Otto e Mezzo(fuori dal marcatore); addirittura non vi partecipano Freesby( figlio di Varli) vincitore del gran premio sardo come la madre, Ogiva(figlia di Varli) poi vittoriosa nel derby italiano a Napoli come la madre e Quotadus. Non lo corse neanche Rialto(figlio di Calum) poi a bersaglio nel derby sardo, Santu Padre(figlio di Varli) poi vincitore in autunno del gran premio a Grosseto. Ma sono solo alcuni degli innumerevoli successi di questo glorioso e rinomato allevamento, ma la sola Chinera Love è stata capace dopo 25 anni di selezione di portare a casa la corsa internazionale.
Anche Chopin(Pantuosco e Isterica De S’Ena) ha regalato all’allevamento di Giovanni Moro il primo sigillo nella competizione Internazionale, svettando per la prima volta in carriera nella prova riservata ai fondo inglese. Il coronamento di anni di una passione, sacrifici e di un forte credo su una linea di sangue che ormai galoppa in Sardegna da oltre 30’anni. Chopin si può considerare la punta di un iceberg basato sulla grande fattrice purosangue inglese Imelda Santini, acquistata dalla scuderia Moro sul finire degli anni 80 a Bolgheri, direttamente selezionata dallo storico allevamento della Dormello Olgiata. Altro acquisto mirato e poi rivelatosi azzeccato, fu quello dello stallone Dancing Way, il primo di due eredi di Sadler’s Wells ad essere arrivati in Sardegna. Per oltre 20’anni l’allevamento del sig. Giovanni Moro ha puntato tanto sul purosangue inglese, ottenendo importanti successi con i propri homebred. Tra questi spicca la femmina Ira de S’Ena, cavalla straordinaria che vinse numerose corse tra le quali il “Regione Sarda”. Messa in razza è stata spesso impiegata nell’incrocio con l’anglo arabo, dando alla luce il formidabile Nanni Narciso, ma anche i vincitori Rudas e Veni Vidi, mentre tra i purosangue si distinse Isacco De S’Ena con 6 vittorie, mentre non riuscì neanche a piazzarsi Isterica De S’Ena. Quest’ultima, erede di uno stallone comprovato come Colossus (Danehill), è stata ritirata in razza è utilizzata anch’essa come fattrice per la produzione del mezzosangue, dando alla luce 4 prodotti: il fondo inglese e vincitore di una corsa Zio Gio'(Vidoc), le due fondo arabo Applausi(Nurachi) e Bayla Me(Qatar di Gallura), che seppur maiden in carriera restano dei prospetti interessanti di fattrici. Per ultimo è arrivato Chopin, un soggetto che ai più attenti aveva rubato l’occhio nelle prime due uscite, nelle quali in progresso aveva ottenuto un quarto e un secondo posto. L’incredibile ascesa si è concretizzata con la bella vittoria nell’Internazionale, una prestazione sopra le righe che non ha lasciato scampo ai rivali. L’allevamento del sig. Giovanni Moro ha così raggiunto meritatamente un importante traguardo, partendo da lontano dove il tempo ha fatto la sua naturale selezione.
