Brigante Sabino e la scuderia di Giuseppe Ortu trionfano nella 197^ “Corsa dell’Arno”. È la prima volta per un team sardo.

Firenze 25/04/2024

Da Sa Filonzana a Brigante Sabino, cambiano i cavalli e gli interpreti ma è sempre la scuderia di Giuseppe Ortu a scrivere pagine di storia del galoppo sardo, iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro della “Corsa dell’Arno“, la corsa più antica d’Italia che mai prima una scuderia sarda aveva mai vinto. Ci sono volute 197 edizioni per vedere una giubba isolana tagliare per prima il traguardo al Visarno, c’è voluta tutta la classe di Brigante Sabino e del suo interprete Dario Di Tocco, tutta l’esperienza e la competenza dell’allenatore Endo Botti. Un successo che premia la passione del sindacato rappresentato dai colori di Giuseppe Ortu, che aveva puntato su Brigante Sabino la scorsa estate acquistandolo dalla scuderia di Mario Sansoni. In questi 10 mesi Brigante Sabino ha partecipato a diverse prove di cartello, spesso ottenendo diversi secondi posti contro avversari importanti, ma non era ancora riuscito a colpire duro. Quale migliore occasione allora di svettare su tutti nella corsa con più storia del turf nazionale?

Così é stato! Brigante Sabino questa volta aveva tanto dalla sua parte e Dario Di Tocco è stato impeccabile nell’interpretazione in corsa in sella al purosangue allenato dalla Endo Botti Galoppo: il baio di 6 anni prendeva da subito la schiena del battistrada Tramaglino trovando in lui il treno giusto per farsi portare fino all’epilogo, “scortato” dai compagni di allenamento Certaldo e Merlano. Ai 400 finali Di Tocco rompe le righe, sposta dalla scia di Tramaglino e piazza la bordata che gli ha permesso di passare in vantaggio quel tanto che basta per parare nel finale l’affondo del compagno Certaldo. Qualche metro dopo il palo esplode l’esultanza dell’ultimo jockey derby winner che racconta tanto sull’importanza di vincere una corsa così prestigiosa come la “Corsa dell’Arno”. Per il pisano Dario Di Tocco è la prima volta, mentre per Endo Botti da allenatore è la seconda volta, anche lui in passato l’aveva vinta da fantino. Per Brigante Sabino da Zoffany e Natural Bloom(Galileo) si tratta del 6° successo in carriera, tra questi ci sono 3 Listed conquistate: il G.P d’Italia a Milano, il premio U.N.I.R.E a Napoli e il premio Regione Toscana a San Rossore, il tutto corredato da piazzamenti in Gr2 e Gr3, per un totale di oltre 130 mila euro vinti al traguardo in 32 corse disputate.

Può così partire la festa per il team di Giuseppe Ortu diviso tra Firenze e Sardegna, con il fratello Roberto in premiazione visibilmente raggiante e allo stesso tempo emozionato. Per lui e per il suo compagno di avventure Gesuino, si tratta di un’altra immensa soddisfazione dopo quella nel 2021 con la listedwinner Sa Filonzana, prima purosangue allenata in Sardegna a vincere una corsa del genere. Oggi come allora, il galoppo sardo sale alla ribalta delle cronache dell’ippica italiana nel nome della scuderia di Giuseppe Ortu!

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