Milano: Dario Vargiu doppio Gr2 con i due alfieri della Incolinx Aloa e Vero Atleta.

Il jockey di Oristano porta a casa il “Dormello” in sella ad una super Aloa ed il “Gran Criterium” grazie ad un grintoso Vero Atleta.

Milano 23/10/2022

Dario Vargiu continua a scrivere importanti pagine di storia dell’ippica italiana, ormai vicino alle 3500 vittorie e che domenica 23 ottobre ha siglato all’Ippodromo di San Siro un sensazionale doppio in corse di gruppo 2, trionfando nelle prove più importanti della stagione riservate ai puledri di 2 anni. Entrambe le vittorie sono arrivate vestendo la gloriosa giubba della scuderia Incolinx dell’ingeniere Diego Romeo.

Il primo squillo è arrivato nel premio “Dormello” prova per femmine di 2 anni in sella ad una fantastica Aloa: la saura da Cracksman sellata da Alduino e Stefano Botti ha sparato un parziale finale da vera cavalla, staccando nettamente la temibile tedesca Evina che rimontava dal fondo dello schieramento per precedere Dark Chocolate e Andrea Atzeni e la sempre generosa Beirut montata da Antonio Fresu. 

La connection Vargiu – Incolinx ha prontamente replicato con un fenomenale Vero Atleta nel “Gran Criterium” prova sui 1500 metri per maschi di 2 anni: il sauro da Gleneagles alle attenzioni di Bruno Grizzetti ha trovato un percorso tutto in salita per via dei cross subiti nella prima parte di gara. Ai 600 finali il portacolori della Incolinx veniva richiamato dal suo interprete per restare in scia dei primi mentre l’ospite straniero Duc De Morny dava la sensazione di poter dominare la scena, invece ha dovuto fare i conti con la “cazzimma” di Vero Atleta e Dario Vargiu, tirata fuori nei 200 finali per piegare le linee europee dello stesso Duc De Morny e See Paris, tutti soggetti attesi alla vigilia e già piazzati in corse di gruppo. È l’Italia che trionfa a San Siro, finalmente, grazie ai puledri della Incolinx e al suo fantastico quanto storico quick double da gr2.

È il trionfo personale anche del fantino Dario Vargiu, puntuale come sempre a ribadire tutta la sua voglia di vincere e di azzannare qualsiasi obiettivo prefissato per confermarsi sempre ai massimi livelli. Un vero atleta, anche lui, un vero esempio di professionalità, perseveranza, serietà e quella mentalità da “cannibale” che gli permette a 46 anni di essere ancora tra i migliori, incamminanato ormai verso le 3500 vittorie e in lotta per il decimo “frustino d’oro”.

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